Piano Comunale di Protezione Civile
Aree di ricovero
Sopra vedete il Piazzale ex mattatoio ora adibito a ente fiera.
Le aree di ricovero della popolazione sono zone del territorio comunale, individuate dal Servizio “Protezione civile”, considerate particolarmente idonee all’allestimento di tendopoli in caso di necessità alloggiativa della cittadinanza colpita da un evento.
Tali aree devono quindi essere dimensionate in modo tale da accogliere una tendopoli, di facile accesso, facilmente collegabili con i servizi essenziali (luce, acqua potabile, fognature ecc.) e, ovviamente, non soggette a rischi incombenti.
La decisione relativa all’allestimento di queste aree in funzione dell’evento occorso, sarà assunta analizzando specificatamente le esigenze prodotte dall’evento stesso e le necessità dal medesimo proposte.
Relazione
Filottrano è in seconda categoria. Cosa vuol dire? Che ogni qualche secolo è molto probabile che subisca gli effetti di un sisma rovinoso con intensità al sito fino all’VIII grado della Scala Mercalli 6,5 Scala Richter. Per esempio, 13 gennaio 1832 Area umbro-marchigiana 5,1 Richter,
12 marzo 1873 Marche meridionali 5,9 Richter,
16 agosto 1916 Province di Rimini e Pesaro-Urbino VIII-IX Mercalli,
25 gennaio 1972 Marche 5.4 Richter VII Mercalli Colpì la città di Ancona,
14 giugno 1972 Marche 5.9 Richter X Mercalli Nuova scossa di terremoto di intensità superiore alla precedente dello stesso anno,
26 settembre-ottobre 1997 Umbria e Marche Due scosse di 5,8 e 6,1 Richter X Mercalli
Furono coinvolte le zone di Colfiorito, Verchiano, Foligno, Sellano, Nocera Umbra, Assisi, Serravalle di Chienti, Camerino. Distrutte numerose frazioni del comune di Foligno ed altri centri, gravi danni alle città, soprattutto alle bellezze artistiche. Ad Assisi crolla una vela della volta Basilica superiore di San Francesco. Lo sciame sismico iniziò nella primaverà del 1997. La terra tremò a lungo, per più di un anno. I terremoti di magnitudo maggiore a 5 furono: il 26 settembre di 5.8 alle ore 2:33 dove due coniugi anziani morirono sotto le macerie della propria casa, la stessa mattina alle ore 11:42 ci fu una nuova scossa ancora più forte di quella notturna (6.1 Richter) dove rimasero uccise altre 9 persone, di cui 4 all’interno della Basilica di San Francesco, il 3 ottobre di magnitudo 5, il 7 ottobre di magnitudo 5.3, il 12 ottobre di magnitudo 5.1, il 14 ottobre di magnitudo 5.5, il 26 marzo 1998 di magnitudo 5.4. Si contarono 11 vittime, 100 feriti, 32.000 sfollati e oltre 80.000 case danneggiate.
Rischio Idrogeologico
Nell’ambito dei rischi che caratterizzano il nostro Paese, il rischio idrogeologico è tra quelli che comporta un maggior impatto sociale ed economico, secondo solo a quello sismico. La Regione Marche nell’ambito delle competenze in materia di Protezione Civile ha disposto la realizzazione di una Rete Regionale di Allerta Idrogeologica con l’obbiettivo di rilevare, raccogliere ed elaborare i dati di livello idrometrico dei principali corsi d’acqua del territorio regionale, indispensabili per la predisposizione dei programmi di previsione e prevenzione del rischio idrogeologico. Nel nostro Territorio abbiamo due stazione di rilevamento livello acque llungo il Fiume Musone, una automatica in località Molino San Polo con centralina di trasmissione dati (vedi file allegato), e una a lettura manuale ovvero siamo noi a trasmettere i dati con un modulo inviato in email, in località Ponte Mosone. Segue…